martedì 22 novembre 2011

L’ottavo giorno della creazione
Canalizzato da Bruno Scattolin
Ci sono voluti sette lunghi giorni per la creazione del mondo. Ovviamente questa è una metafora che serve a raccontare un percorso che l’umanità ha fatto nel corso dei secoli.
L’ottavo giorno della creazione è quello che state vivendo voi in questi tempi, è il giorno della comprensione: comprendere che Dio sei tu e non solo tu.
Prova a immaginare un magnifico fiore. Puoi renderti conto che è composto da una serie infinita elementi che, a seconda di come li guardi, piccolini appaiono in modo diverso: il bocciolo, per esempio, è composto da petali, pistilli, stami. Se tu lo guardi nel suo insieme puoi dire “questo è un fiore”; oppure, se guardi in un altro modo, puoi dire “questo è un petalo e quello è un pistillo”.
A seconda di come rivolgi la percezione, ti rendi conto della realtà in un modo particolare.
L’universo è composto da miliardi e miliardi di piccole parti e contemporaneamente è tutta una cosa unica.
Ogni uomo è composto da infiniti organi, cellule, atomi e parti subatomiche; assieme a miliardi di uomini, ognuno diverso, compone l’umanità; e uniti a loro ci sono anche miliardi di animali e di piante, di suoni, luci, sostanze visibili e non visibili; assieme formano la Terra; e ci sono infinite terre e infiniti spazi. Dove finisce uno e inizia l’altro?
Prova a guardare l’acqua del mare: dove inizia e dove finisce?
L’acqua del mare è collegata al fiume, che scorre dalla sorgente, che nasce dentro la terra, che accoglie la pioggia del cielo: ma allora il mare e il cielo sono collegati? Sono la stessa cosa? Non lo sono?
Come vedi la realtà è complessa, certamente ne hai avuto la percezione anche in altri momenti.
L’ottavo giorno è, dunque, il giorno della comprensione, il giorno del ricordo.

 Ed è questo il tempo che state vivendo.
Nell’ottavo giorno può succedere che alcune persone si focalizzino su alcuni aspetti, altre su altri e abbiano delle percezioni diverse della vita. Lascia andare, dunque, l’attaccamento alla tua visione, non pretendere di essere nel giusto e nel vero.
Tu ricerca la tua verità e quando sai che per te è tale, abbandonati a essa e non pretendere di essere il salvatore del mondo: non c’è niente da cambiare, non c’è nessuno da migliorare.
Ricerca la tua verità,
conosci la tua verità,
ama la tua verità,
usa la tua verità,
godi della tua verità,
e sii in pace.
E quando è per te La Verità, allora quella per te è Dio.

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